Italia: Pil II trimestre (preliminare) crolla del 12,4%, contrazione record ma meglio del previsto
Il prodotto interno lordo (Pil) dell’Italia ha evidenziato nel secondo trimestre dell’anno una flessione del 12,4% rispetto ai tre mesi prima e del 17, 3% su base annua. Si tratta della lettura preliminare da parte dell’Istat. “L’economia italiana nel secondo trimestre 2020 ha subito una contrazione senza precedenti per il pieno dispiegarsi degli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate”, sottolinea.
La variazione congiunturale del Pil, precisa l’istituto di statistica nazionale, è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti i comparti produttivi, dall’agricoltura, silvicoltura e pesca, all’industria, al complesso dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2020 è pari a -14,3%.
Il crollo del Pil è comunque meno forte del previsto. Gli analisti si aspettavano una caduta del 15% su base trimestrale e del 18,7% su base annua. Nei primi tre mesi del 2020, il Pil italiano aveva subito una contrazione del 5,4% (dato rivisto dal precedente -5,3%).