Italia: Pil tornerà ai livelli pre-Covid solo nel 2025, le stime di Prometeia-LegaCoop
Per l’economia italiana la strada per il recupero dei livelli di attività pre-Covid è ancora lunga. E questo avverrà, secondo l’analisi “MonitorFase3 – Lo scenario previsivo al 2027” condotta da Prometeia-area studi LegaCoop, solo nel 2025, quando il Prodotto interno lordo italiano (Pil) rivedrà i livelli toccati lo scorso anno. “Mentre per l’economia globale le perdite registrate quest’anno saranno recuperate al termine del 2021, non sarà così per l’Italia – si legge nel documento -. Risulta, infatti, uno dei Paesi più colpiti dalla crisi, sia perché il primo ad aver dovuto fronteggiare la pandemia, sia perché lo spazio fiscale è vincolato dal debito pubblico già elevato prima dello scoppio della crisi”.
Intanto secondo lo studio nel 2020 è prevista una caduta del PIL italiano del 10,1%. In un momento di grande incertezza, che influenza in modo negativo la propensione al consumo e all’investimento, la risposta della politica fiscale è stata in linea a quella degli altri Paesi europei. Tuttavia, non sembra in grado di riavviare in modo deciso la domanda interna, frenata anche dalla forte incertezza che ancora pervade le aspettative degli operatori e dal crollo del commercio internazionale. Di conseguenza, aumentano le disponibilità liquide di famiglie (che hanno aumentato la propensione al risparmio) e imprese (che hanno aumentato l’indebitamento bancario). Tra le stime, la caduta del Pil e gli ingenti impulsi fiscali si tradurranno in una forte crescita del debito pubblico italiano, che alla fine del 2020 supererà il 150% del Pil. “La fine dell’emergenza sanitaria e soprattutto il ritorno alla crescita consentiranno una riduzione del rapporto debito/PIL, ma molto lenta; alla fine del 2027 il debito sarà infatti ancora superiore ai valori pre-Covid di 16 punti percentuali”, segnalano gli esperti.