Italia, PIl: Upb stima calo del 10,4% nel 2020, +5,6% nel 2021
“Nel complesso si stima che nel 2020 il Pil potrebbe contrarsi del 10,4 per cento”. E’ questa la previsione dell’ufficio parlamentare di bilancio (Upb) sottolineando che “la recessione è stata decisamente attenuata dalla politica di bilancio, che avrebbe sostenuto il Pil per circa 2,5 punti percentuali”.
Nel 2021, l’attività economica risulterebbe in recupero, beneficiando soprattutto del trascinamento statistico del secondo semestre di quest’anno; l’incremento del Pil, del 5,6 per cento, non sarebbe tuttavia sufficiente a riportare i livelli produttivi su valori prossimi a quelli registrati prima dell’inizio della pandemia; il livello del prodotto lordo sarebbe inferiore a quello del 2019 per circa cinque punti percentuali (anche in termini nominali).
L’Upb precisa inoltre che le stime per il 2020 “si innestano sulla eccezionale contrazione congiunturale del Pil nel secondo trimestre seguita alla battuta d’arresto dei primi tre mesi. Secondo i modelli di previsione di breve periodo dell’Upb, l’attività economica tornerebbe a espandersi nella seconda metà dell’anno, ma con tempi e intensità che restano fortemente incerti”.