Iva: Unc, bene a calo ma non generalizzato
“Siamo molto contenti che il Governo stia valutando la riduzione dell’Iva, considerato che lo stiamo proponendo, inascoltati, dall’11 marzo. Siamo stati gli unici ad averlo chiesto ufficialmente, presentando alla Camera le osservazioni al Cura Italia. Ma devono essere cali mirati, per rilanciare i settori più in crisi, non una riduzione generalizzata dell’aliquota Iva ordinaria”. A dirlo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc).
“Non solo perché sarebbe un onere finanziario che lo Stato in questo momento non può oggettivamente permettersi, ma anche perché, in questo periodo di recessione, il rischio è che un calo generico ed indistinto dell’aliquota, ad esempio dal 22 al 21 per cento, non si traduca in un abbassamento dei prezzi a vantaggio del cliente finale, vista anche l’esiguità della riduzione, ma non solo in minori introiti per lo Stato”, rimanca Dona.
“Insomma, come avviene durante il periodo dei saldi, un forte sconto temporaneo, stavolta a carico dello Stato, così da invogliare le famiglie che se lo possono permettere a partire per le vacanze, aiutando albergatori ed agenzie turistiche in difficoltà”, conclude Dona