Ivass, Panetta: ‘tensioni spread riflesse in bilanci e solvibilità compagnie assicurative italiane’
La volatilità dello spread Btp-Bund “si è riflessa sui bilanci e sulla posizione di solvibilità delle imprese assicurative italiane, in particolare di quelle operanti nella gestione vita”. Così ha detto il presidente dell’Ivass, Fabio Panetta, nelle Considerazioni sull’attività dell’istituto di vigilanza nel 2018.
L’indice di solvibilità a livello di mercato “era pari alla fine del 2018 al 222%, quasi 20 punti percentuali in meno rispetto alla fine del 2017 ma ben al di sopra del minimo regolamentare del 100%”.
“Confortano in tal senso – ha continuato Panetta – i risultati dello stress test sulla resilienza dei mercati assicurativi europei condotto lo scorso anno dall’Eiopa (l’authority europea). I quattro maggiori gruppi italiani che hanno partecipato alla prova, sui 42 complessivamente interessati, sono risultati in grado di sopportare shock particolarmente severi di tipo sia finanziario, sia assicurativo”.
Panetta ha reso noto anche che l’Ivass sta lavorando “per dare avvio alle attività del nuovo Arbitro assicurativo”, che lavorerà in sinergia con Bankitalia, che gestisce l’Arbitro bancario.
“E’ in atto una stretta collaborazione con gli uffici del ministero dello sviluppo economico per redigere le norme attuative. Sono in corso le attività per reclutare e formare il personale e realizzare la piattaforma informatica per la presentazione e l’efficiente gestione dei ricorsi”.
Riguardo al trend del settore assicurativo del 2018, la redditività ha sofferto un calo:
Il 2018, ha detto il presidente dell’Ivass Panetta, “è stato un anno impegnativo per il mercato assicurativo” e la redditività del settore “è in calo, ma rimane positiva per il settimo anno consecutivo”.
Sul trend delle compagnie assicurative “hanno influito la crescente digitalizzazione, le pressioni concorrenziali, l’attuazione della regolamentazione sulla distribuzione dei prodotti assicurativi, l’avvio del processo di adeguamento alle regole nazionali scaturite da Solvency II sulla corporate governance delle compagnie. Non vanno poi dimenticate le tensioni nel mercato dei titoli di debito, non ancora sopite”.