Kremlin Report di Trump e Siria affondano borsa Mosca e rublo. Panic buying su alluminio per fattore Rusal
Il “Kremlin Report” diffuso venerdì scorso 6 aprile dal Tesoro degli Stati Uniti scatena il panico sui mercati russi, insieme alle accuse di Donald Trump per l’appoggio dell’Iran e della Russia al governo di Assad in Siria.
Il rublo crolla e la borsa di Mosca segna un tonfo di oltre -10% nella sessione della vigilia.
Il rapporto è una lista che comprende quegli oligarchi e aziende russe che vengono considerati più vicini al presidente Vladimir Putin e che per questo, venerdì scorso, sono stati colpiti da sanzioni, vedendo congelati i loro asset.
Colpito Oleg Deripaska, l’oligarca che controlla il colosso dell’alluminio Rusal, il primo produttore in Russia e il secondo al mondo. Il panico che si è scatenato sul futuro di Rusal ha scatenato il cosiddetto panic buying dei trader sull’alluminio, a causa delle preoccupazioni sull’offerta del metallo.
L’effetto è stato un balzo fino a +4% per il contratto a tre mesi sull’alluminio, scambiato sul London Metal Exchange di Londra, a $2.124 la tonnellata.
Il rialzo, che ha esteso il +1,6% della sessione precedente, ha portato le quotazioni dell’alluminio a riportare il rialzo più forte in più di due anni.