La Perla: Landini (Cgil), grave mobilità per 126 dipendenti, a rischio marchio Made in Italy
“L’apertura delle procedure di mobilità per 126 dipendenti di due società del gruppo La Perla è un fatto grave. Si tratta di un intervento che inspiegabilmente, su 1200 dipendenti nel mondo, sceglie di eliminare cento persone a Bologna, più della metà delle aree di campionario, dove risiede il Know How, il saper fare, del prodotto leader del mercato dell’intimo e della corsetteria”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
Secondo il leader della Cgil, la decisione suggerisce la volontà dell’impresa di uscire dall’Italia e conferma i sospetti che l’acquisto da parte del fondo Sapinda “sia stato un gioco finanziario, senza alcuna logica industriale: nessun progetto di sviluppo, un piano industriale fatto solo di tagli del personale”.
“Si tratta di un altro marchio di prestigio del made in Italy – sottolinea Landini – che rischia di vedere la sua linea produttiva e ideativa totalmente realizzata all’estero, con un grave danno economico e di immagine per la manifattura italiana e per lo stesso made in Italy”.