«Lactalis si riorganizza in Italia, serve integrazione con Parmalat» (Il Sole 24 Ore)
“Lactalis si riorganizza in Italia, serve integrazione con Parmalat”. Così il titolo dell’articolo del Sole 24 Ore dedicato all’intervista a Jean-Marc Bernier, “da dieci anni nel nostro Paese per Lactalis”, che “da ora in avanti sarà il presidente e l’ad sia di Lactalis Italia che di Parmalat, che insieme fatturano quasi 2,2 miliardi di euro”.
“Il colosso alimentare francese Lactalis, 250 stabilimenti e 80mila dipendenti nel mondo, si riorganizza e nel nostro Paese, a seguito dall’uscita dalla Borsa, unifica sotto lo stesso comitato direttivo sia Lactalis Italia (cioè Galbani, Vallelata, Invernizzi, Locatelli e Cademartori) sia Parmalat Italia, rilevata nel 2011 dopo il crack Tanzi e la gestione Bondi. La razionalizzazione costerà alla sede storica di Collecchio il taglio di 30 posti di lavoro tra le figure amministrative corporate: l’annuncio degli esuberi ai sindacati è avvenuto ieri. «Su quasi 2mila dipendenti di Parmalat in Italia e 26mila nel mondo, si tratta di cambiamenti insignificanti, anche se mi rendo conto che quando si toccano le persone è sempre difficile».
Alla domanda se la riorganizzazione sia un passo nella direzione di una fusione, Barnier precisa:
“È troppo presto per dire se Lactalis Italia e Parmalat Italia diventeranno un’unica società. Per ora i bilanci restano separati. Così come non verranno toccati né gli stabilimenti produttivi, che in Italia sono 16 in tutto, né i centri di ricerca, che sono due. Anche dal punto di vista fiscale non cambierà nulla. In tutto il mondo Lactalis si sta riorganizzando su base territoriale anziché settoriale: da gennaio sono nate nove zone geografiche e l’Italia, che per il gruppo è il secondo Paese più importante, è l’unica a fare zona a sé”