Lavoro: quanto è importante il riconoscimento? Oltre 6 su 10 ne lamentano la mancanza
Tra le lodi del capo e i benefit aziendali, i professionisti sembrano non avere dubbi: molti lavoratori preferiscono ricevere gli elogi dei superiori. Lo studio “Global State of Employee Engagement” condotto da Officevibe su un campione di 1.000 aziende in 157 Paesi, evidenzia come il 63% degli impiegati (6 su 10) lamenti una mancanza di riconoscimento per il lavoro svolto, mentre l’8% afferma addirittura di non aver mai ricevuto elogi sul posto di lavoro.
“Vantaggi e benefit sensazionalistici sono un trend che, negli ultimi anni, molte aziende hanno cavalcato – afferma Carlos Manuel Soave, Managing Director Hays Italia di Hays Italia -. Tuttavia, quando si tratta di attrarre e trattenere i migliori talenti sul mercato, esprimere il giusto riconoscimento per il lavoro svolto è indispensabile e viene prima di qualsiasi riconoscimento materiale”.
Il riconoscimento ha infatti un impatto tangibile su diversi aspetti. Nelle aziende che, per esempio, hanno deciso di abbracciare una policy improntata sulla recognition, si è verificato un significativo impatto sulle capacità di conservare, coinvolgere e attrarre talenti. Il tasso di engagement è cresciuto, poi, del 129% nelle aziende che hanno deciso di adottare forti pratiche di riconoscimento aziendale. Infine, dove è stato implementato il riconoscimento delle best practice, la permanenza dei professionisti si è allungata dai 2 ai 4 anni in più.
“Per essere proficuo, l’apprezzamento dei dipendenti non deve necessariamente essere costoso” – continua Soave di Hays Italia. – “Si tratta, in realtà, di trovare il tempo per riconoscere il successo dei propri collaboratori, valorizzandoli e facendoli sentire apprezzati e unici. Più la gratitudine espressa è personalizzata, più è efficace. I capi migliori sanno come motivare e coinvolgere i propri collaboratori, ritagliandosi in agenda dei momenti in cui esprimere loro riconoscenza”.
Per favorire un atteggiamento di gratitutidine riconoscimento, Hays ha indicato alcuni consigli:
– Dire “Grazie” – Così come evidenzia Lovell “un grazie da un superiore aumenta il sentimento di apprezzamento di un dipendente del 116%, le lodi spontanee lo aumentano del 172%, mentre il riconoscimento formale aumenta l’apprezzamento del 355%”.
– Il riconoscimento dall’alto – Per essere efficace, un riconoscimento deve arrivare dall’alto, con il datore di lavoro o il Managing Director che si congratulano per i risultati ottenuti attraverso il duro lavoro dei collaboratori. Questo può essere declinato in forma concreta, come attraverso la consegna di un premio, o più astratta, come un discorso di lode.
– Non va dimenticato il Peer-To-Peer – Il riconoscimento peer-to-peer vede tutti in azienda giocare un ruolo attivo nell’evidenziare risultati e performance dei colleghi che altrimenti, invece, verrebbero ignorati.
– Social media aziendali – Molti programmi di riconoscimento moderni sono già integrati con i più diffusi social media, strumenti e app di comunicazione interna alle aziende, così da valorizzare istantaneamente, di fronte ad una audience il più ampia possibile, i lavoratori che stanno svolgendo un lavoro eccellente.
– Premiazioni e Award – Gli eventi di award aziendale evidenziano, su base annua, i top performer, per esempio nel servizio di customer care o nella promozione dei valori aziendali. L’obiettivo è quello di ispirare gli altri professionisti a fare lo stesso.