Lavoro: si riduce il gap di genere ma rimane tra i più alti d’Europa. Occupazione femminile ancora bassa
Si è ridotto il gap di genere in termini di occupazione, ma il lavoro femminile rimane ancora basso, soprattutto nel Mezzogiorno, e il divario tra i due sessi è tra i più alti d’Europa. Secondo i dati raccolti dall’Istat, dal 1977 al 2018 il tasso di occupazione per gli uomini è sceso di 7 punti (dal 74,6 al 67,6%), mentre per le donne è aumentato di 16 punti (dal 33,5 del 1977 al 49,5%). Conseguentemente nell’arco di 40 anni il divario di genere è diminuito da 41 punti a 18. La diminuzione, sottolinea l’Istat, è dovuta sia al calo dell’occupazione maschile, che all’aumento di quella femminile. Tuttavia il divario di genere nei tassi di occupazione in Italia rimane tra i più alti di Europa (circa 18 punti su una media europea di 10).
Permangono inoltre forti le differenze territoriali. Nel 2018 nel Mezzogiorno solo il 32,2% delle donne tra i 15 e i 64 anni lavora (59,7% nel Nord), un valore inferiore alla media nazionale delle donne nel 1977 (33,5%).