Le commodity spingono al ribasso le borse europee
Il comparto energetico (-1,69% per lo Stoxx) e i titoli legati alle risorse di base (-2,77%) penalizzano l’andamento dei listini europei. Francoforte ha terminato in calo dello 0,31% a 13.033,48, Parigi dello 0,49% a 5.315,58 e Madrid ha perso lo 0,59% fermandosi a 9.990,40. Parità (-0,01%) per il listino della City a 7.414,42 punti.
A Londra, Tesco ha segnato un +6,15% dopo il via libera al takeover di Booker (+6,75%) e Vodafone è salita del 4,89% in scia dell’incremento della guidance. Sul listino parigino EDF (+0,62%), ieri in rosso del 10,39%, ha provato a recuperare terreno dopo l’annuncio della vendita degli asset polacchi a PGE Polska Grupa Energetyczna per 1,4 miliardi di euro.
+2,66% per Infineon che, nonostante risultati inferiori alle stime, capitalizza la view sull’esercizio 2018, quando il fatturato è stimato in aumento del 9%. Segno più anche per il dividendo, che grazie a un +13,3% salirà a 25 centesimi di euro.
Numerose le indicazioni macro arrivate nel corso della prima parte: il Pil tedesco, in versione preliminare è salito dello 0,8%, il dato italiano dello 0,5 e quello di Eurolandia dello 0,6 per cento. L’indice tedesco Zew è salito meno del previsto a 18,7 punti mentre la produzione industriale della Zona Euro è scesa dello 0,6% mensile. Per quanto riguarda il Regno Unito, l’inflazione si è confermata al 3% mentre i prezzi delle abitazioni hanno segnato un +5,4%. Dal fronte statunitense, in arrivo l’indice dei prezzi alla produzione.
Dagli Stati Uniti sono arrivati gli aggiornamenti relativi le piccole imprese, l’indice NFIB (National Federation of Independent Business) è passato da 103 a 103,8 punti, e i prezzi alla produzione, saliti ad ottobre dello 0,4% mensile.