Mediaset: per la superholding olandese uno statuto anti-ribaltone e anti-ostruzionismo (Il Sole 24 Ore)
“Uno statuto che blinda il cda mettendolo così al riparo da possibili ribaltoni dando garanzie di funzionalità alla governance”. Lo scrive il Sole 24 Ore riferendosi allo statuto di MediaforEurope (Mfe), la superholding con sede in Olanda in cui confluiranno le attività di Mediaset in Italia e Spagna, con l’obiettivo di recuperare competitività e ad attrarre capitali da parte degli investitori. “Il gruppo sarà quotato a Piazza Affari e alla Borsa di Madrid con un debutto che si stima possa avvenire nei primi 10 giorni di dicembre” precisa il quotidiano.
In vista delle assemblee del 4 settembre è stato pubblicato nella tarda serata di martedì lo statuto “per evitare scossoni tali da destabilizzare quella che è stata presentata come una eventuale futura casa comune dei broadcaster europei. In Olanda, dove è stata spostata la sede legale, non esiste il voto di lista. In questo quadro il consiglio monistico è già ‘blindato’ con i 14 nomi prescelti dal Biscione” riporta il Sole 24 Ore spiegando che “il voto multiplo all’olandese consente poi a chi lo richiede di triplicare i diritti di voto nell’immediato, di moltiplicarli per cinque dopo due anni e per 10 dopo cinque anni”.
In base allo statuto anti-ribaltone e anti-ostruzionismo soltanto il voto contrario dei due terzi dell’assemblea può bloccare la nomina del board che, in carica per 4 anni, avrà fra i 7 e i 15 componenti. Sul discorso blindatura, scrive il quotidiano di Confindustria, “il pensiero va al rischio di blitz dei fondi attivisti, o anche dei colossi esteri (fra il 25 e il 30% il limite per l’Opa) o anche dei soci scomodi, come il gruppo Vivendi. Che continuerà ad avere i voti congelati anche in Mfe, dove vedrà ridurre al 7,7% la sua quota e al 15,4% quella detenuta tramite Simon Fiduciaria”.