Mediobanca: utile trimestrale in calo, ma aggiorna politica dividendi per 2020/2021
Mediobanca ha visto nel trimestre al 30 settembre (il primo del suo esercizio fiscale 2020/2021) una rapida ripresa dell’attività e degli indici di redditività. I dati, ben superiori alle aspettative, restano comunque inferiori allo scorso anno. Nel dettaglio, l’utile netto si è attestato a 200,1 milioni, in decisa crescita rispetto agli ultimi due trimestri (rispettivamente 84,6 milioni e 48,2 milioni) ma in calo del 26,1% rispetto allo scorso anno (270,6 milioni), esclusivamente per il minor apporto da parte di Assicurazioni Generali (45 milioni contro 135,5 milioni lo scorso anno e 54,8 milioni nell’ultimo trimestre) impattato da componenti non ricorrenti. I ricavi sono scesi dell’8,5% a 626 milioni (ma in aumento del 3% rispetto ai tre mesi prima), nonostante le commissioni siano salite del 22% registrando il dato migliore degli ultimi tre esercizi.
In un contesto ancora incerto, ma alla luce dell’ampia dotazione patrimoniale con indici sui livelli massimi, Mediobanca ha ripristinato una politica di distribuzione per l’esercizio 2020/2021, soggetta alla decisione Bce, con l’introduzione di un dividend pay-out pari al 70%, in crescita rispetto al 50% registrato nell’esercizio 18/19 (ultimo dividendo distribuito).
Per quanto riguarda il possibile andamento, Mediobanca sottolinea come il prossimo trimestre possa essere influenzato dall’emergenza sanitaria e dai blocchi operativi necessari per contenere la pandemia ad oggi non prevedibili. “Il lock-down, in particolare se generalizzato, resta infatti l’elemento più critico per le erogazioni ed il costo del rischio di consumer e mutui ipotecari”, sottolinea l’istituto. Secondo le sue stime, il margine di interesse è atteso in calo rispetto al precedente esercizio per i minori volumi e rendimenti nel Consumer; le commissioni si prevede si mantengano su buoni livelli, così come i proventi da Assicurazioni Generali. A fronte di questo andamento dei ricavi si prospetta una lieve salita dei costi di struttura per la ripresa di attività progettuale ed iniziative commerciali (campagne pubblicitarie).