Mercati: a Wall Street futures in lieve rialzo. Borse Asia giù dopo dato inflazione Cina
Futures Usa in lieve rialzo e borse asiatiche sotto pressione all’indomani della pubblicazione del dato sull’inflazione Usa, che ha confermato come la ricetta dei rialzi dei tassi lanciata dalla Fed di Jerome Powell per sfiammare la crescita stia funzionando.
I futures sul Dow Jones avanzano dello 0,10%, mentre i futures sul Nasdaq e sullo S&P 500 salgono rispettivamente dello 0,24% e dello 0,27%.
La borsa di Shanghai perde lo 0,25% circa, Hong Kong arretra di oltre lo 0,80%. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione praticamente piatto, con una variazione pari a +0,02% a 29.126,72 punti. La borsa di Seoul ha ceduto lo 0,22%, Sidney -0,05%.
Focus a Wall Street sulla trimestrale del colosso dell’intrattenimento Usa Disney.
Il titolo paga la delusione relativa al calo degli abbonamenti al servizio di streaming del gruppo scendendo nelle contrattazioni afterhours del 5% circa.
Ieri dal fronte macro degli Stati Uniti è stato reso noto l’indice CPI, parametro tra i più importanti per monitorare il trend dell’inflazione.
Il dato è salito ad aprile dello 0,4% su base mensile, come da attese, dopo il rialzo dello 0,1% di marzo.
Su base annua, l’aumento è stato pari a +4,9%, lievemente inferiore al +5% atteso.
L’ottima notizia è che, per l’inflazione headline, la crescita è stata la più bassa degli ultimi due anni.
Sui mercati si è rafforzata così la speranza che la Fed sia vicina a mettere la parola fine alle strette monetarie.
Ieri il Nasdaq Composite è salito dell’1,04% a 12.306,44 punti; lo S&P 500 è avanzato dello 0,45% a 4.137,64 punti, mentre il Dow Jones Industrial Average ha chiuso la sessione con una variazione pari a -0,09% a 33.531,33.
In Asia, occhio anche all’inflazione in Cina.
Nel mese di aprile, l’inflazione cinese misurata dall’indice dei prezzi al consumo CPI è salita su base annua dello 0,1%, a un ritmo inferiore rispetto alla crescita dello 0,4% attesa dal consensus degli analisti.
Il dato ha segnato una forte decelerazione rispetto a marzo, quando era salito dello 0,7%, e ha riportato il trend più debole dal febbraio del 2021.
Trend al ribasso anche per l’inflazione della Cina misurata dall’indice dei prezzi alla produzione (PPI), scesa ad aprile del 3,6% su base annua, più del calo del 3,2% previsto.
L’indice PPI ha segnato il ribasso più forte dal maggio del 2020, soffrendo una flessione per il settimo mese consecutivo, dopo il ribasso di marzo, pari a -2,5%.