Mercati: borsa Hong Kong riapre con rally +2%, a Wall Street sentiment positivo con utili-outlook Tesla
Sentiment positivo sull’azionario globale: a Wall Street i futures sono al rialzo, mentre in Asia si mette in evidenza il balzo del 2% dell’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong.
Ieri Wall Street ha chiuso all’insegna della debolezza: il Dow Jones Industrial Average è salito di 9,88 punti, appena + 0,03%, a 33.743,84.
Il Nasdaq Composite è sceso dello 0,18% a 11.313,36, mentre lo S&P 500 ha terminato la seduta con una variazione di appena +0,02% a 4.016,22.
Alle 7.45 circa ora italiana i futures sul Dow Jones, sullo S&P 500 e sul Nasdaq salgono rispettivamente dello 0,13%, 0,31% e 0,61%.
Si guarda con favore alla trimestrale di Tesla relativa all’ultimo trimestre del 2022, che ha battuto le attese sugli utili e sul fatturato.
Boom del titolo, salito nelle contrattazioni dell’afterhours di Wall Street di oltre il 5%, dopo che Musk ha detto che il gruppo potrebbe riuscire a produrre 2 milioni di macchine, nel corso del 2023.
A Hong Kong le contrattazioni sono ripartite dopo cinque giorni consecutive di pausa, dovute ai festeggiamenti per il Capodanno cinese.
In evidenza sull’Hang Seng i buy sui titoli tecnologici, che portano alcune azioni come Xiaomi e Lenovo balzare di oltre il 9% e il 4%. Molto bene anche le azioni delle società attive nel mercato immobiliare, come Longfor Group, in rally del 6% circa. Acquisti sul comparto auto, che vede protagonista i balzi di BYD (+5,8%) e di Geely (+4%).
Ancora chiusa la borsa di Shanghai.
In Giappone l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,12%.
Diramate le minute relative al meeting della Bank of Japan di gennaio, da cui emerge l’intenzione della banca centrale del Giappone di continuare a preservare lo status quo, senza apportare ulteriori modifiche alla sua politica monetaria incentrata sul controllo della curva dei rendimenti.
Dai verbali non è emersa alcuna svolta hawkish da parte dell’istituzione, che continua a mantenere i tassi negativi al -0,1%.
Dal fronte macro dell’Asia, diramato il Pil della Corea del Sud, che si è contratto per la prima volta in più di due anni.
Il prodotto interno lordo è sceso su base trimestrale dello 0,4%, stando a quanto riportato dalla Bank of Korea, peggio della flessione dello 0,3% attesa dagli economisti intervistati da Reuters.
A incidere sulla contrazione è stato il tonfo delle esportazioni, capitolate su base trimestrale del 5,8%. La borsa di Seoul riporta tuttavia un trend positivo, con il Kospi in progresso dello 0,63% circa, in rialzo per la quarta sessione consecutiva.