Mercati europei attesi deboli, sul tavolo negoziati, Fed e dati Cina
Per le principali Borse europee si prospetta una giornata ad alta volatilità, con i listini che potrebbero partire in territorio negativo. Ieri la seduta è stata mista per i mercati: se in Europa hanno prevalso gli acquisti, a Wall Street è stata una giornata debole con il Nasdaq che ha ceduto oltre il 2 per cento. Il sentiment sui listini europei potrebbe restare incerto, con l’attenzione sempre rivolta ai negoziati per il cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, in un contesto in cui i prezzi del petrolio e del gas sono scesi. In particolare, le quotazioni del WTI si muovono sotto i 100 dollari al barile.
“Il principale ostacolo sui mercati statunitensi è stato il grande balzo dei rendimenti che ha visto il rendimento a 10 anni spingersi ai livelli più alti da maggio 2019, al 2,14%, con un aumento altrettanto marcato dei rendimenti Usa a 2 anni, mentre salgono le aspettative su quanto sarà falco la Federal Reserve quando concluderà la sua due giorni di d’incontri domani”, segnala Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets UK. A pesare sul sentiment anche le preoccupazioni per un rallentamento in Cina, poiché le autorità hanno reagito all’aumento dei casi di Omicron a Shenzhen bloccando l’intera regione. “Gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale in Cina di questa mattina hanno attenuato alcuni timori per un forte rallentamento dell’economia cinese, anche se le Olimpiadi invernali potrebbero avere dato una certa spinta”, aggiunge Hewson.
Mentre l’attenzione dei mercati rimane rivolta al fronte Russia-Ucraina, l’agenda macro di oggi prevede diverse indicazioni, tra cui spicca l’indice Zew in Germania che dovrebbe riportare un forte indebolimento delle aspettative tra gli investitori istituzionali tedeschi. Nel corso della mattina verranno pubblicate anche l’inflazione in Francia e la produzione industriale nell’Eurozona. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno i prezzi alla produzione e l’indice Empire Manufacturing.
Oggi inizia la riunione di due giorni della Federal Reserve che si concluderà domani con l’annuncio della decisione di politica monetaria. Tra gli appuntamenti, si segnala la riunione dell’Ecofin, oltre che l’aggiornamento delle stime economiche da parte dell’Ocse. Intanto questa mattina la People’s Bank of China, banca centrale della Cina, ha lasciato i tassi di riferimento sui suoi prestiti a medio termine (MLF) a un anno che eroga ad alcune banche invariati al 2,85%, dopo averli tagliati alla metà di gennaio per la prima volta dall’aprile del 2020 (dal precedente 2,95%).