Mercati incerti con tensioni Ucraina, sotto lente anche minute Fed
Mercati europei cauti in avvio di contrattazioni tra la crisi ucraina e le prossime mosse della Federal Reserve. I listini europei riesco però a strappare segni positivi: il Dax avanza dello 0,33% e il Cac40 dello 0,6%, mentre l’indice inglese Ftse 100 segna un lieve guadagno dello 0,02 per cento.
Resta caldo il fronte geopolitico: nelle ultime ore la Nato ha accusato la Russia di avere aumentato il numero dei soldati schierati al confine ucraino, contraddicendo le dichiarazioni di Mosca, che aveva annunciato invece di aver iniziato a ritirare alcune delle unità militari presenti nell’area. Intanto oggi è attesa a Bruxelles la riunione dei ministri della difesa dei paesi della Nato, per discutere su quella che l’alleanza militare ha definito “la crisi di sicurezza più grave degli ultimi decenni che stiamo affrontando in Europa”.
Queste preoccupazioni geopolitiche oscurano in gran parte il sollievo fornito agli investitori con la pubblicazione dei verbali del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, relative alla riunione del 25-26 gennaio (in cui i tassi sui fed funds sono stati lasciati fermi al range compreso tra lo zero e lo 0,25%). Dai verbali emerge che la banca centrale americana intende decidere incontro dopo incontro il ritmo dell’aumento dei tassi di interesse, mentre alcuni operatori temevano che avrebbe affermato una svolta rialzista più marcata.
L’attenzione sulle banche centrali resta alta oggi, con il bollettino economico della Bce e le decisioni sui tassi della banca centrale turca. Da monitorare anche i discorsi di due membri votanti della Fed (Bullard e Mester). Come ricordano da Mps Capital Services, Bullard si è già espresso a favore di un rialzo dei tassi di 100 punti base entro il 1° luglio.