Mercati, mosse Trump sempre in primo piano: Giappone nel mirino? (analisti)
L’attenzione degli operatori resta focalizzata sulle prossime mosse dell’amministrazione Trump. Secondo quando riporta il Wall Street Journal, il Giappone – con cui gli Stati Uniti hanno il terzo maggior deficit con oltre 56 miliardi di dollari lo scorso anno – sarebbe il prossimo bersaglio dopo Cina e Messico. Gli analisti evidenziano come i tre quarti dell’import sono rappresentati dal settore automobilistico, che più di tutti potrebbe risentire di eventuali nuovi dazi. Lo sottolinea Alberto Biolzi, responsabile direzione wealth management di Cassa Lombarda, soffermandosi sui temi caldi e sulle attese per i mercati di questa settimana.
Spazio poi alle banche centrali, in primo piano nella giornata di giovedì. A cominciare dalla Bce che dovrebbe confermare tutte le indicazioni prospettiche di politica monetaria (termine del QE, tassi d’interesse e reinvestimenti) e non sono attesi sostanziali cambi di tono. “Le nuove previsioni macroeconomiche non dovrebbero contenere variazioni significative rispetto a giugno”, afferma Biolzi. Non sono attese novità da parte della Bank of England dopo il rialzo di 25 punti base annunciato nel meeting di inizio agosto. L’esperto ricorda poi l’appuntamento in Turchia, dove si attendono le decisioni di politica monetaria della Banca centrale turca. Una riunione che arriva dopo i dati hanno evidenziato un’inflazione salita al 18% annuo e dopo le dichiarazioni dei membri del board i quali hanno affermato di voler intervenire dopo mesi di immobilità. In settimana anche la Banca centrale russa si esprimerà sul costo del denaro che dovrebbe rimanere, per il momento, stabile al 7,25%. Da monitorare l’evoluzione politica in Svezia.