Mercato lavoro tra Usa luci e ombre, con un interrogativo sul tavolo: la Fed valuta il tapering?
“C’era tantissima attesa per le cifre macroeconomiche sul mondo del lavoro americano. Dopo le dichiarazioni di molti membri del FOMC (per ultimo Patrick Harker presidente della FED di Philadelphia) il mercato stava scontando cifre molto robuste sulla creazione di nuovi posti di lavoro nel mese di maggio dopo un deludente dato di aprile. I dati sul fronte occupazionale statunitense invece sono stati molto contrastati. Hanno deluso la creazione di nuovi impieghi sotto le attese e il tasso di partecipazione alla forza lavoro, che rimane molto al di sotto rispetto ai livelli pre-pandemici. Gli aspetti positivi arrivano dalla discesa del tasso di disoccupazione e dalla crescita dei salari”. Questo il commento Filippo Diodovich, senior strategist di Ig Italia, dedicato ai Non Farm Payrolls statunitensi.
Per quanto riguarda la reazione sui mercati, “dopo una certa volatilità, acquisti sull’azionario e vendite sul dollaro, guidato dalla convinzione che il recupero dei livelli pre-pandemici per il mondo del lavoro sarà molto graduale e gli obiettivi della Fed non sono ancora raggiunti – spiega Diodovich -. Questo porta a pensare che nel prossimo meeting della Fed del 15-16 giugno il presidente del Federal Reserve System Jerome Powell lascerà le strategie monetarie invariate, con gli acquisti nel piano di Quantitative Easing fermi a 120 miliardi di dollari mensili”.
Da Ig sottolineano che la loro view è meno certa rispetto a quella degli investitori. “Crediamo che ci siano ancora possibilità che la Fed possa iniziare il processo di tapering molto presto (in estate), con possibile annuncio nella prossima riunione o in quella di Jackson Hole (12-16 luglio). Molto importante sarà quindi il prossimo dato sull’andamento dei prezzi al consumo che sarà pubblicato giovedì 10 giugno”, concludono gli esperti.