Meta, trimestrale da incubo. Fatturato di nuovo in calo, guidance deludente: l’ex Facebook crolla a Wall Street (-19%)
Non c’è pace per il titolo Meta, che stavolta crolla scontando la pubblicazione dei conti relativi al terzo trimestre dell’anno. Dopo la pubblicazione della trimestrale, il titolo Meta è scivolato subito nelle contrattazioni afterhours del 19%.
I conti hanno messo in evidenza come il colosso guidato da Mark Zuckerberg abbia sofferto il secondo trimestre consecutivo di flessione del fatturato, prevedendo tra l’altro un ennesimo calo delle vendite per il quarto trimestre dell’anno.
L’utile per azione (EPS) di Meta Platforms-ex Facebook si è attestato a $1,64, rispetto agli $1,89 attesi, secondo gli analisti intervistati da Refinitiv. Il fatturato è stato pari a $27,71 miliardi, lievemente migliore dei $27,38 miliardi attesi dal consensus, in calo del 4%.
I costi sono saliti del 19% su base annua a $22,1 miliardi, mentre l’utile operativo è affondato del 46% su base annua a $5,66 miliardi.
Il margine operativo di Meta è scivolato al 20% dal 36% dello stesso periodo dell’anno scorso. In totale, l’utile netto è crollato del 52% a $4,4 miliardi.
Il numero degli utenti attivi giornalieri di Meta -Daily Active Users (DAUs) – è stato di 1,98 miliardi, come da attese, mentre il numero degli utenti attivi mensili -Monthly Active Users (MAUs)- è stato pari a 2,96 miliardi, superiore ai 2,94 miliardi previsti.
Il fatturato medio per utente (Average Revenue per User (ARPU) si è attestato a $9,41, livello inferiore rispetto ai $9,83 attesi. Deludente l’outlook per il quarto trimestre dell’anno:
Meta ha annunciato di prevedere un fatturato compreso tra $30 e $32,5 miliardi, livello inferiore ai $32,2 miliardi attesi dal consensus.
Cattiva notizia per il ceo Mark Zuckerberg, assediato dalle critiche per il suo chiodo fisso del metaverso: il fatturato della divisione Reality Labs, che scommette sul business del metaverso e che produce i visori per la realtà virtuale, è sceso di quasi la metà su base annua, precipitando a $285 milioni, a fronte di una perdita che si è ampliata a $3,67 miliardi, rispetto ai $2,63 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso.