Minute Fed: toni leggermente più hawkish del previsto, dollaro ne approfitta (analisti)
Le minute del meeting Fed del 29-30 gennaio evidenziano un approccio più prudente della politica monetaria. I verbali diffusi ieri sera sembrano suggerire come il Comitato sia ancora “moderatamente incline a considerare un rialzo la prossima mossa più probabile mentre dal comunicato di due settimane fa (e dagli interventi di Powell e compagni) si era forse dedotto un atteggiamento più neutrale”, rimarca Alessandro Balsotti, Strategist e Gestore del JCI FX Macro Fund. La Fed appare quindi abbastanza divisa tra quelli che ritengono che il processo di normalizzazione debba continuare in assenza di soprese negative nella congiuntura economica e quelli per cui
in assenza di pulsioni inflattive superiori alle attese, questa necessità di normalizzazione non sia per nulla scontata.
“Il dollaro ha ritrovato supporto dopo una sessione di relativa debolezza (con l’indebolimento del biglietto verde nei confronti dello yuan che ha guidato le danze nelle ultime 48 ore) mentre i risky asset non sono sembrati per nulla infastiditi per questa impressione leggermente più hawkish che le minute hanno lasciato”, sottolinea Balsotti.