Mps accelera al ribasso, si sgonfiano di nuovo rumor M&A UniCredit. E aumento capitale fa paura
Mps accelera al ribasso, perdendo nel pomeriggio quasi il 3%, a 1,088 euro, dopo aver messo a segno alla vigilia un rally di quasi +11%.
Il titolo della banca senese sconta lo sgonfiarsi dei rumor di M&A con UniCredit e la prospettiva di un aumento di capitale che potrebbe rivelarsi più consistente.
Il valore del secondo aumento di capitale pubblico – dopo i 5,4 miliardi versati dallo Stato nel 2017 per diventare azionista di maggioranza dell’istituto – dovrebbe aggirarsi secondo fonti interpellate dal quotidiano ‘La Repubblica’ a oltre 2 miliardi di euro: la scorsa settimana si è parlato di un aumento di capitale fino a 2,5 miliardi, necessario a causa dei rischi legali, aumentati con la sentenza di condanna a carico degli ex vertici, l’ex presidente ed ex AD, rispettivamente Alessandro Profumo e Fabrizio Viola.
In una sessione che vede protagonista il rialzo delle banche – che portano il Ftse Mib a salire di oltre +2% – UniCredit è positiva, con un rialzo di quasi +3%. Gli operatori di mercato insistono sul fatto che l’AD di Piazza Gae Aulenti, Jean-Pierre Mustier, ha detto chiaramente e più volte di non perseguire alcuna operazione di risiko del credito.
Ieri Bloomberg ha affrontato di nuovo il dossier Mps, facendo riferimento alla riunione del cda, che ha discusso proprio la necessità di procedere a un aumento di capitale.
Stando a quanto riportato da una fonte, “nessuna decisione finale è stata ancora presa, in un momento in cui la banca pianifica di contabilizzare gli accantonamenti nel terzo trimestre”.
Altre fonti hanno parlato di un aumento di capitale compreso nel range tra 1,2 e 1,8 miliardi di euro. Il portavoce di Mps ha preferito non rilasciare commenti, in vista del prossimo meeting del board atteso per la giornata di domani, mercoledì 5 novembre, per l’approvazione del bilancio.