Mps, AD Bastianini: in nuovo piano ‘attenzione a perimetro gruppo’. Bocca cucita su importo aumento di capitale
Nel nuovo piano industriale al 2026 che costituirà la base dei negoziati tra il Tesoro e la Commissione europea sul futuro di Mps, la banca senese presterà attenzione “al perimetro del gruppo, cercando di eliminare quelle componenti che non profittevoli e comunque riesaminandole con attenzione”. Lo ha detto l’amministratore delegato Guido Bastianini, in audizione alla commissione di inchiesta sul sistema bancario, commentando il flop delle trattative tra il Tesoro e Unicredit sul Montepaschi. Stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore-Radiocor, a chi gli chiedeva se la cifra dei 2,5 miliardi per l’aumento di capitale della banca sia ancora attuale, Bastianini ha risposto:
“Se lo dicessi oggi il capitale necessario avrei già completato il piano industriale, non lo dico non per essere omissivo ma perchè un aumento di capitale va ponderato bene innanzitutto per le iniziative che sono il presupposto, una revisione delle iniziative strategiche che riguarderanno il perimetro del gruppo”.
Bastianini ha indicato in “due mesi” il tempo per il nuovo piano, precisando che sarà il Mef, azionista di maggioranza di Mps con una quota del 64%, a decidere i tempi e i modi di una eventuale cessione o aggregazione.