Mps: cda approva piano, sarà trasmesso al Mef per confronto con DG Comp. Capital plan sarà sottoposto a Bce
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena (“MPS””o la “Banca”), riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Patrizia Grieco, ha approvato il Piano Strategico 2021-2025 (il “Piano”). Il Piano sarà trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze che dovrà avviare – in ottemperanza agli impegni assunti – un confronto con DG Comp, ai sensi della normativa vigente.
Il Piano è stato predisposto avendo presenti, fra l’altro, i Commitment assunti dal Governo Italiano alla base del Piano di Ristrutturazione definito per il periodo 2017-2021 e il conseguente DPCM del 16 ottobre 2020, nel cui ambito viene segnalato opportuno “avviare un processo di dismissione della partecipazione detenuta dal Ministero nel capitale sociale di MPS, da realizzare con modalità di mercato e anche attraverso operazioni finalizzate al consolidamento del sistema bancario”.
Il Piano è stato, quindi, elaborato ipotizzando iniziative strategiche coerenti con un sostanziale mantenimento dell’attuale modello operativo e dell’infrastruttura tecnologica della Banca, al fine di non porre vincoli ad ipotesi aggregative.
Dal punto di vista patrimoniale, il Piano sottende un rafforzamento tale da consentire alla Banca di ripristinare gli indicatori di patrimonio regolamentare, con indicatore di CET1 phased-in costantemente superiore al 12 per cento e di affrontare oneri di ristrutturazione legati alla riduzione sostenibile della base costi. Gli impatti della nuova regolamentazione MREL sono pienamente incorporati nel Piano.
MPS è impegnata a predisporre un nuovo capital plan da sottoporre alla Banca Centrale Europea entro il 31 gennaio 2021. Il capital plan conterrà una indicazione dei fabbisogni di capitale (di medio termine e non limitati al CET1), quantificati in una misura tra 2,0 miliardi e 2,5 miliardi, e un’indicazione circa le modalità per soddisfare detti fabbisogni.
Il rafforzamento patrimoniale ipotizzato è idoneo a risolvere lo scenario di shortfall di patrimonio regolamentare che al 31 marzo 2021 è quantificato in oltre 0,3 miliardi e, al 1° gennaio 2022, in circa 1,5 miliardi.
Per quanto concerne la dinamica degli organici del Gruppo, la riduzione stimata – che tiene conto delle uscite, tramite il ricorso al fondo di solidarietà e turnover naturale, e dei nuovi ingressi – nell’arco di piano 2021-2025 è di circa 2670 persone.