Mps, Mef cerca disperatamente sposa perfetta. Pensa di accollarsi 7 mld rischi legali e di rimandare uscita
Il Mef starebbe puntando a trovare un partner per MPS il prima possibile. E’ quanto ha riportato il quotidiano La Stampa, ricordando che il M5S vorrebbe trasformare MPS in una sorta di ente pubblico, mentre il PD e i sindacati vorrebbero posticipare l’uscita (dello Stato) dall’istituto senese, al fine di evitare (o posticipare) quei tagli di oltre 10.000 dipendenti che verrebbero lanciati in caso di fusione.
La Stampa ha riportato anche che sembra che i colloqui (tra Mps) e Banco BPM si siano interrotti, mentre UniCredit avrebbe chiesto un accordo neutrale sul fronte del capitale, prima di iniziare qualsiasi trattativa.
Il MEF potrebbe decidere a tal proposito di accollarsi oneri legali per 6-7 miliardi di euro, rispetto al totale dei 10 miliardi di rischi legali, per rendere più facile l’operazione di individuazione della sposa perfetta per la banca senese (una operazione che sarebbe consentita, in base all’attuale quadro normativo europeo temporaneo sugli aiuti di stato).
Allo stesso tempo, i vertici potrebbero aggiornare il piano industriale e, nel caso in cui i target del 2021 non fossero più raggiungibili, potrebbero presentare un nuovo piano, se l’uscita del MEF venisse rimandata a dopo il 2021. Il titolo Mps sale dell’1,80% a 1,358 euro.