Mps rischia shortfall 150 milioni in 2022, fino a 500 MLN in I trim 2023 . Cfo Sica: ‘potrà essere superato con rafforzamento patrimoniale’
Il Monte dei Paschi potrebbe accusare uno shortfall, ovvero una carenza di capitale, pari a 150 milioni di euro nel 2022. E’ quanto risulta dalla nota del gruppo sui conti del 2021.
La nota precisa che, “rispetto alle stime formulate nel bilancio 2020, che evidenziavano uno shortfall già a partire dal primo trimestre 2021 con una crescita a 1,5 miliardi all’inizio di quest’anno, anche a dicembre 2021, come nei trimestri precedenti, non è emerso alcuno shortfall”.
Nell’orizzonte dei prossimi dodici mesi, invece, “nell’ipotesi che l’aggiornamento dei modelli interni alle linee guida dell’Eba si concluda entro la fine dell’esercizio 2022, potrebbe emergere uno shortfall di 150 milioni”.
Monte dei paschi ha comunicato anche su richiesta della Consob che, nel primo trimestre del 2023, lo shortfall “potrebbe arrivare a 500 milioni di euro”.
Il direttore finanziario di Mps, Giuseppe Sica, durante la conference call di presentazione dei risultati del 2021, ha tuttavia precisato che “si ritiene che lo shortfall patrimoniale potrà essere superato attraverso un’operazione di rafforzamento patrimoniale su base stand alone, previa approvazione da parte di DG Comp del nuovo business plan 2022-2026”. Il riferimento è all’aumento di capitale da 2,5 miliardi previsto per Mps.
La realizzazione del piano industriale, ha detto Sica secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Askanews, “potrebbe essere soggetta a successivi aggiornamenti alla luce dell’evoluzione del mutato scenario economico e, comunque, subire modifiche, anche rilevanti, qualora maturassero nuovamente i presupposti per la realizzazione di una eventuale ‘soluzione strutturale’ mediante l’implementazione di un progetto aggregativo” (a seguito del flop delle trattative con UniCredit).