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Mutui: richieste nel 2019, ma tendenza prevista in miglioramento quest’anno. Ecco perché

20 Gennaio 2020 11:39

Nonostante le condizioni di offerta estremamente appetibili e tassi di interesse ai minimi, nel 2019 la richiesta di mutui e surroghe da parte degli italiani ha fatto segnare una variazione lievemente negativa, pari a -0,8%. E’ ciò che emerge dall’ultimo aggiornamento del Barometro del Credito alle Famiglie, che si fonda sul patrimonio informativo di Eurisc, Il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif.

Con questo numero si è così chiusa una fase caratterizzata da andamenti estremamente difformi, con il recupero dell’ultimo quadrimestre non sufficiente a compensare la flessione della prima parte dell’anno.

A livello di intero anno il valore medio delle richieste di mutui e surroghe si è attestato a 130.976 euro (133.458 euro l’importo medio nel mese di dicembre), in crescita del +2,8% rispetto al 2018. A titolo di paragone, 10 anni fa, nel 2010, l’importo medio si assestava intorno ai 139.000 euro.

Tuttavia, il 2020 potrebbe essere l’anno della ripresa. “L’anno appena concluso ha complessivamente visto una lieve contrazione delle richieste di

mutui e surroghe ma le rilevazioni relative all’ultimo trimestre mostrano inequivocabili segnali di ripresa – osserva Simone Capecchi, executive director di Crif – Questa dinamica, unitamente alla costante crescita dell’importo medio richiesto, rappresenta un elemento di fiducia per il 2020 dopo una fase di debolezza del comparto”.

Secondo l’esperto infatti la ripresa dei mutui sarà favorita da alcuni fattori. In primis, un contesto in cui le condizioni di offerta sono destinate a mantenersi ancora favorevoli grazie a tassi di interesse ai minimi e a una rischiosità del credito alle famiglie decisamente contenuta. “Un altro elemento che potrebbe incidere positivamente sulle prospettive del comparto – aggiunge Simone Capecchi, executive director di Crif – è rappresentato dallo sviluppo dei mutui green per l’acquisto di abitazioni a elevata prestazione energetica o per lavori di ristrutturazione che implicano l’upgrade della classe energetica”.