Mutui vantaggiosi grazie ai bassi tassi, la differenza tra fisso e variabile ora è minima
I mutui oggi costano molto meno rispetto al periodo pre-Covid. La pandemia ha portato la Bce ha immettere nuova liquidità nel sistema bancario, gli Indici IRS a 10 anni sono in territorio negativo a -0,21%, quelli a 15 anni superano di poco lo zero (0,01%), quelli a 20 sfiorano lo 0,08%, mentre quelli a 30 anni sono pari allo 0,07%. E così la forbice tra tasso fisso e variabile sembra si è ulteriormente assottigliata, fino ad offrire uno scarto di poche decine di euro al mese tra le due rate. E’ ciò che emerge dall’ultimo Osservatorio di MutuiSupermarket.it.
In un mercato di offerte gremito, le banche competono per intercettare clienti, perché l’apertura di un mutuo è l’inizio di un lungo rapporto con il mutuatario, al quale proporre nel tempo altri prodotti ben più remunerativi. UniCredit, in pole position in termini di offerte, ha ridotto fino a 35 punti base i tassi fissi. Per un mutuo prima casa, riuscire a strappare uno 0,05% non è un’eccezione, soprattutto dopo una attenta ricerca per trovare il finanziamento migliore.
Ad esempio, per un mutuo d’acquisto a tasso fisso a 20 anni per un importo di 140.000 euro con un valore dell’immobile di 280.000 euro, richiesto da un 34enne residente a Roma, le 5 migliori proposte, secondo MutuiSupermarket.it, risultano quelle di Unicredit, Credem, Banco Bpm, Crédit Agricole e WeBank, con una rata che si aggira intorno ai 610 euro. Anche la soluzione a rata variabile resta comunque molto conveniente. L’Euribor a 1 mese a -0,54% e quello a 3 mesi è -0,51%. Ad esempio, per un mutuo d’acquisto a tasso variabile a 20 anni per un importo di 140.000 euro con un valore dell’immobile di 280.000 euro, richiesto da un 34enne residente a Roma, i primi cinque istituti che offrono le condizioni più vantaggiose sarebbero, sempre secondo MutuiSupermarket.it: Unicredit, Credem, Banca Sella, Crédit Agricole, Bper Banca, con una rata mensile che si aggira sui 600 euro.