Nel mercato dei box e posti auto la metà degli acquirenti è un investitore
Continua il ribasso dei valori di box e posti auto a fronte di una domanda ridimensionata in seguito alla crisi immobiliare. Nel primo semestre del 2017 nelle grandi città d’Italia i prezzi dei box sono diminuiti dello 0,5%, quelli dei posti auto dello 0,7%, secondo i dati raccolti da Tecnocasa. Dal secondo semestre del 2007 i prezzi dei box sono diminuiti del 35%. Ancora una volta la contrazione più importante si registra a Genova, proprio una delle grandi città il cui mercato immobiliare è ancora in sofferenza. Mentre i valori più alti riguardano sempre le zone centrali dove comunque l’offerta di box non è elevata, ci sono difficoltà di parcheggio e, spesso, immobili storici privi o con pochi box.
Guardando nel dettaglio questa tipologia di mercato, emerge che proprio il calo dei prezzi ha risvegliato la domanda da parte degli investitori: ben il 66,5% delle operazioni che hanno interessato i box hanno avuto per oggetto la vendita, il 33,5% sono operazioni di locazione e il 47,5% di chi ha acquistato lo ha fatto con finalità di investimento. La restante parte ha comprato per uso proprio.
Se si decide di investire su questa tipologia di immobile, ha avvertito Tecnocasa, è necessario considerare la zona: conviene farlo laddove scarseggiano le possibilità di parcheggio e dove c’è un bassa presenza di box rispetto alle abitazioni (ad esempio nelle zone centrali e semicentrali delle grandi città). Sono da escludere le zone che si sono sviluppate urbanisticamente negli ultimi anni perché sicuramente ci saranno box a sufficienza e le aree dove sono stati costruiti parcheggi o introdotti parcheggi per residenti. Da valutare anche le zone ad alta presenza di uffici, soprattutto se non sono ottimamente collegate con i mezzi di superficie e non ci sono parcheggi disponibili. Bisogna infine tenere conto delle spese di gestione (condominiali) del box, che sono generalmente contenute.