Nikola risolve causa Sec per dichiarazioni ingannevoli dell’ex ceo Trevor Milton, pagherà $125 milioni
Nikola, la start-up dei camion elettrici e a idrogeno, ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la Sec per porre fine alla causa con cui è stata accusata di aver ingannato gli investitori.
Il titolo mette a segno un rialzo del 3,5% circa.
La bufera ha travolto in particolare il suo fondatore ed ex ceo Trevor Milton, che è stato accusato di aver rilasciato dichiarazioni fuorvianti e ingannevoli, a partire almeno dal mese di marzo del 2020, quando Nikola ha annunciato che sarebbe sbarcata a Wall Street.
“Nikola è responsabile sia delle dichiarazioni ingannevoli di cui è accusato Milton, che per altri inganni di cui è accusata”, ha detto Gurbir S. Grewal, responsabile della divisione di enforcement della Sec.
Tutte queste dichiarazioni, ha rimarcato Grewal, “hanno falsato le vere condizioni del business e della tecnologia del gruppo. La cattiva condotta, e il danno inflitto agli investitori retail, meritano i forti rimedi che la risoluzione della causa di oggi assicura”.
Nikola ha accettato di pagare un importo di $125 milioni, senza riconoscere né negare il reato contestato.
Lo scorso luglio un gran giurì federale ha accusato Trevor Milton di tre capi d’accusa di frode criminale per aver mentito su “quasi tutti gli aspetti del business” per rafforzare le vendite di azioni della start-up.
Milton, che ha lasciato Nikola nel settembre del 2020, sta facendo fronte ancora alle accuse del giudice federale; la scorsa settimana il fondatore della start up attiva nel mercato EV, ha chiesto al giudice di rigettare l’accusa di aver ingannato gli investitori, spiegando di aver rilasciato i commenti (sulla capacità del gruppo) soltanto a scopo promozionale.