Nomina Bolton da Trump e dichiarazioni Opec infiammano petrolio, Brent oltre $70
Fiammata per i prezzi del petrolio, che si distinguono dagli altri asset finanziari – tramortiti dall’annuncio di Donald Trump su nuovi dazi doganali sulla Cina, fino a $60 miliardi.
Sui mercati petroliferi, i trader guardano non tanto all’alert protezionismo, quanto all’altro annuncio arrivato dalla Casa Bianca: quello della nomina di falco John Bolton alla carica di consigliere della Sicurezza nazionale, al posto di H.R. McMaster.
Ex ambasciatore alle Nazioni Unite, John Bolton è considerato un “falco” ed è conosciuto per aver invocato un’azione militare preventiva Usa sia contro l’Iran che la Corea del Nord.
Con rally superiori a +1,6%, il Brent e il contratto WTI confermano il trend rialzista degli ultimi giorni: il primo vola oltre la soglia di $70, il secondo supera $65 al barile.
Incidono anche le parole proferite dal ministro dell’Energia saudita Khalid al-Falih, che ha affermato che l’Opec dovrà continuare nel 2019 a coordinare i tagli alla produzione con i paesi non appartenenti al cartello, come la Russia, al fine di ridurre le scorte presenti a livello mondiale.