Non c’è pace per Didi: blitz autorità cinesi negli uffici dell’Uber cinese. Titolo -7% a Wall Street
Titolo Didi in forte calo a Wall Street, con le Adr che riportano un tonfo di quasi -7%, dopo che i funzionari di ben sette agenzie governative cinesi hanno fatto un blitz negli uffici del colosso di ride-sharing. I funzionari hanno condotto una ispezione per individuare la presenza di eventuali rischi per la sicurezza cibernetica.
Una delle agenzie, la Cyberspace Administration of China (CAC), aveva già accusato la società di aver raccolto illegalmente i dati dei suoi utenti. Insieme all’autorità cinese più importante in tema di Antitrust, la State Administration for Market Regulation (SAMR), la CAC è tra le sette agenzie che hanno fatto irruzione negli uffici di Didi in Cina.
La società cinese Didi Chuxing è sbarcata il 30 giugno alla Borsa di New York, lanciando una delle operazioni di IPO degli Stati Uniti più grandi negli ultimi dieci anni.
Il 7 luglio è arrivata la notizia relativa alla decisione del governo di Pechino di rimuovere l’App di Didi dal servizio di messaggistica di Tencent, WeChat, e da Alipay di Ant Group. Sia WeChat, che conta più di 1 miliardo di utenti, che Alipay, che ne conta più di 900 milioni, sono note come super App, il che significxa che gli utenti possono aprire e utilizzare altre APP, come Didi, senza dover chiudere Alipay o WeChat.
Ancora prima, le autorità cinesi avevano impedito ai nuovi utenti di scaricare l’APP dell’Uber cinese, per la preoccupazione per la raccolta di dati personali degli utenti.