Novità Fed: ‘implicazioni enormi, a guadagnarci oro, high yield ed emergenti’ (analisti)
Così Russell Silberston, Investment Strategist di Ninety One, commenta le novità sulla nuova strategia di politica monetaria della Federal Reserve, annunciate ieri dal numero uno Jerome Powell:
“Le implicazioni delle mosse della Federal Reserve statunitense sono enormi. In effetti, la banca centrale della più grande economia del mondo è diventata più dovish: non aumenterà i tassi di interesse se si prevede che l’inflazione supererà il suo obiettivo, e aspetterà fino a quando l’inflazione sarà leggermente al di sopra del target per aumentare i tassi. L’obiettivo è garantire che la politica monetaria non soffochi l’economia e sganci le aspettative di inflazione”.
“In termini di mercato – prosegue Silberston – ciò implica una maggiore inflazione realizzata e quindi rendimenti reali inferiori, poiché i rendimenti nominali rimangono invariati ma l’inflazione aumenta. Se altre principali economie non fossero in grado di ottenere tassi di interesse reali inferiori, le loro valute potrebbero sovraperformare, spingendo il dollaro USA al ribasso. L’oro dovrebbe essere ben supportato in un tale ambiente. Un lungo periodo di tassi di interesse ufficiali pari a zero vedrà la ricerca di rendimento degli investitori continuare per anni – un aspetto positivo per il debito high yield e gli asset dei mercati emergenti. E poiché gli investitori in azioni possono scontare gli utili futuri delle società utilizzando tassi di interesse a medio termine bloccati per diversi anni, riteniamo che la mossa sia positiva per i mercati azionari”.