Nuovo tonfo per Piazza Affari, giornata no per FCA e Intesa Sanpaolo
Nuovi scricchiolii sui mercati con Piazza ancora in profondo rosso all’indomani del nuovo scivolone di Wall Street. L’indice Ftse Mib in chiusura ha lasciato sul terreno l’1,33% a quota 22.166 punti. Ieri l’azionario statunitense ha ceduto il 4% circa complice il nuovo sell-off sull’obbligazionario dettato dall’acuirsi dei timori sul rischio tassi. Intanto il Senato e la Camera Usa hanno sbloccato il budget ponendo fine al nuovo shutdown scattato nella notte. Settimana prossima test importante con l’inflazione Usa che potrebbe confermare i timori di una decisa accelerazione dopo i dati sulla crescita dei salari.
A Milano giornata difficile per alcune big quali FCA (-2,95%) e Intesa Sanpaolo (-2,03%). Tra le note stonate di giornata spicca Leonardo che ha ceduto oltre il 2% proseguendo il momento negativo andando a testare i nuovi minimi da giugno 2016. Male anche Saipem (-1,61%) complice il nuovo calo del petrolio WTI sceso sotto i 60 dollari.
Tra le banche ha schivato le vendite Mediobanca (+0,70%) che ha rivisto al rialzo il payout ratio, portandolo al 40-50% dal precedente 40%, dopo aver riportato utili sopra le attese. Nel secondo trimestre dell’esercizio 2017-2018 la banca ha evidenziato un utile netto di 175,4 milioni di euro, in aumento rispetto ai 147,5 milioni del corrispondente periodo dell’anno prima e oltre le stime degli analisti ferme a 150,3 milioni.
Chiusura in rosso invece per Ubi Banca (-0,43%%) nonostante abbia riportato nel quarto trimestre 2017 un margine di intermediazione oltre le attese a 478,9 milioni e costi operativi a 637,5 milioni. Il trimestre evidenzia una perdita netta di 11,9 milioni, più contenuta delle attese. Al netto delle poste non ricorrenti l’istituto bergamasco evidenzia un utile di 21,4 milioni rispetto ai 37,3 del terzo trimestre 2017.
In moderato calo UniCredit (-0,43%) dopo lo scatto della vigilia dettato dai conti 2017 oltre le attese. Mediobanca Securities che ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 23 a 24 euro, confermando la raccomandazione outperform e il titolo come top pick del settore bancario. “La qualità dell’attivo sta migliorando velocemente”, hanno scritto gli esperti di piazzetta Cuccia che hanno aumentato le stime di Eps del 6% per il 2019 e dell’8% per il 2020.