Ocse: inflazione in calo a maggio
Nel mese di maggio, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) ha registrato un significativo calo dell’inflazione. La contrazione, che ha portato l’indice complessivo dei prezzi al consumo al 6,5% dal 7,4% di aprile, si riflette principalmente nel settore dell’energia. Questo rappresenta il livello più basso dall’ultimo mese del 2021, dicembre.
L’Ocse evidenzia che l’inflazione è diminuita in tutti i Paesi aderenti, fatta eccezione per Norvegia, Paesi Bassi e Regno Unito. In termini di tasso di inflazione minimo, i Paesi che si distinguono sono Costa Rica (0,9%), Grecia (2,8%) e Danimarca (2,9%). Al contrario, i Paesi con l’inflazione più alta sono Ungheria (21,5%) e Turchia (39,6% dal 43,7%).
Nel contesto italiano, l’inflazione ha registrato una flessione, scendendo al 7,6% dall’8,2%. L’Ocse sottolinea inoltre come, seguendo la tendenza dei mesi precedenti, l’inflazione core – ossia escludendo i settori degli alimenti e dell’energia – sia diminuita a un ritmo più lento rispetto all’inflazione primaria, attestandosi al 6,9% a maggio dal 7,1% di aprile.