Oro: “mancano in questa fase segnali direzionali chiari” (analisti)
Sul fronte delle commodity, mentre è in atto il poderoso balzo del petrolio, l’oro mostra modesti guadagni in una giornata che vede le Borse europee in recupero. In particolare, le quotazioni del metallo giallo si muovono poco sopra la soglia psicologica dei 1.600 dollari l’oncia, con un aumento dello 0,7 per cento.
“Non ci sono segnali direzionali chiari in questa fase poiché l’oro sta affrontando un insieme molto vario di fondamentali”, afferma Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades, nel suo commento giornaliero sull’oro. “Gli investitori sono preoccupati per la possibilità che le banche centrali riducano i loro acquisti di metallo prezioso e anche la domanda per produzione di gioielli e da parte di altre industrie potrebbe diminuire”, segnala l’esperto aggiungendo che “non è chiaro se la domanda di oro come investimento crescerà abbastanza per compensare a queste perdite”. Un fattore – aggiunge De Casa – che non sembra essere ancora pienamente valutato dai mercati è l’enorme input di liquidità che le banche centrali stanno preparando e questo potrebbe essere un elemento di supporto per il prezzo dell’oro nei prossimi mesi.