Oro resta debole: pesa rafforzamento dollaro e scenario risk on
Debolezza per l’oro che continua a perdere terreno. In uno scenario di risk on sui mercati, le quotazioni del metallo giallo scendono, mostrando un moderato calo dello 0,08% a 1.568,95.
“L’oro ha proseguito nel suo declino, soffrendo a causa del rafforzarsi del dollaro e dello scenario generale di risk on. Il diffondersi del coronavirus sta avendo sull’oro un impatto contrastante”, spiega Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades. “Sicuramente, i lingotti possono essere visti come un bene rifugio (e la domanda può continuare a crescere se l’epidemia continua a diffondersi), ma ci sono diversi elementi da tenere in considerazione dal momento che il coronavirus avrà anche un impatto sulla domanda di gioielli d’oro – spiega l’esperto -. Infatti, ci sono stime che vedono in calo la domanda cinese di gioielli del 10%-15% nel 2020.
De Casa si sofferma poi sul quadro tecnico. “Lo scenario rimane invariato. C’è una forte zona di supporto a 1.550 dollari e una rottura al di sotto di questa potrebbe essere vista come un segnale di debolezza, mentre 1.575 dollari sono ora il primo livello di resistenza per il prezzo dei lingotti. Soltanto un chiaro segnale di rottura di questa zona potrebbe lasciare spazio a un rally fino a 1.600 dollari”.