Outlook spread BTP-Bund, Draghi, Quirinale: tutti gli scenari di Natwest
Spread BTP-Bund: un articolo di Bloomberg ha riportato lo scenario firmato da Giovanni Zanni e Imogen Bachra di Natwest sul differenziale tra tassi sui bond italiani e Bund tedeschi a 10 aanni.
Secondo Natwest, lo scenario più probabile per le elezioni presidenziali vede Mario Draghi rimanere presidente del Consiglio e una figura non divisiva – dunque non Silvio Berlusconi – diventare presidente della Repubblica. In questo caso, il differenziale dovrebbe ridursi, secondo il report scritto il 13 gennaio scorso – di 7 punti base.
Certo, lo scenario ideale sarebbe lo status quo, con Sergio Mattarella pronto al Mattarella bis: in questo caso lo spread si ridurrebbe di 9 punti base.
Lo spread scenderebbe anche in caso di un presidente della Repubblica partisan (come Berlusconi), se Mario Draghi rimanesse premier: in questo caso il calo sarebbe ridotto tuttavia a -5 punti base. Da Natwest sottolineano che, se Draghi accettasse e diventasse capo dello Stato, “il risultato sarebbe positivo anche in questo caso”, sempre se l’attuale maggioranza di governo venisse confermata.
Il rischio chiave si presenterebbe invece se “la coalizione perdesse la concentrazione sulle riforme e i partiti focalizzassero tutti i loro sforzi sulle prossime elezioni politiche, lasciandosi alle spalle i toni concilianti a cui abbiamo assistito finora”: in quel caso, secondo Natwest, lo spread si amplierebbe di 3 punti base.
Un presidente divisivo, inoltre, “destabilizzerebbe la coalizione di governo, ostacolando i progressi sulle riforme”: e qui la candidatura al Quirinale di Silvio Berlusconi rappresenta ovviamente un problema, visto che le tensioni potrebbero anche sfociare in elezioni anticipate.
Per Natwest il ritorno alle urne in via anticipata non fa parte tuttavia dello scenario più probabile, visto che è qualcosa per cui i parlamentari, in generale, non stanno al momento scalpitando.
Nel caso in cui – altro scenario – Draghi non diventasse nè presidente della Repubblica né rimanesse presidente del Consiglio, a fronte di una presidenza di parte, lo spread BTP-Bund potrebbe allargarsi di 10 punti base; e di 20 punti base se ci fossero elezioni anticipate.
Guardando nel breve, Natwest ritiene probabile che i BTP rimangano sotto pressione visto “il nervosismo politico, che si presenta in un momento in cui i mercati stanno cercando ancora di digerire la prospettiva di una Bce meno generosa in un contesto di offerta ancora elevata” di bond.
Allo stesso tempo, gli strategist sostengono che i fondamentali di lungo termine dell’Italia siano ancora solidi e che la fine del PEPP della Bce sia “meno spaventosa di quanto temuto”.
Nella nota si legge , di fatto, che “la crescita solida, insieme a una inflazione più alta, alle dinamiche generali di equilibri nel governo e al contesto persistente di tassi bassi stanno fornendo un supporto ai parametri di sostenibilità fiscale dell’Italia”. E che “queste sono variabili importanti da considerare, più e al di sopra di qualsiasi considerazione politica”.