PA non ha pagato 11 mld di debiti alle imprese nonostante il Decreto Rilancio
La Pubblica Amministrazione (PA) non paga le imprese fornitrici nonostante il Decreto Rilancio le abbia concesso risorse economiche a un costo contenuto. La denuncia arriva dalla CGIA di Mestre, che nota come nelle ultime settimane moltissime Aziende Sanitarie Locali (ASL), regioni e comuni non abbiano pagato 11 miliardi di euro ai loro creditori, sebbene il Decreto Rilancio abbia messo a disposizione tramite la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) 12 miliardi al tasso agevolato dell’1,22% per liquidare i debiti commerciali maturati prima della fine del 2019.
Secondo la rilevazione della CGIA, infatti, allo scorso 7 luglio, termine entro il quale le articolazioni periferiche della PA dovevano presentare la richiesta di denaro alla CDP, sembra che, secondo alcune indiscrezioni riportate dalla stampa specializzata, sia stato richiesto solo 1 miliardo.
I ritardi dei pagamenti penalizzerebbero soprattutto le piccole e medie imprese. “Dalla segnalazione riportata dalla Corte dei Conti – afferma il
segretario Renato Mason – si starebbe consolidando una tendenza in atto da alcuni anni che vede le Amministrazioni pubbliche saldare con puntualità le fatture di importo maggiore e ritardare intenzionalmente la liquidazione di quelle di dimensione meno elevate. Una modalità operativa che, ovviamente, penalizzerebbe le piccole imprese”. Senza liquidità molte Pmi rischiano di chiudere per troppi crediti inesigibili.