Paolo Savona attacca Ue: ‘attacchi speculativi contro Italia colpa Bruxelles, lacuna più grave è su Bce’
Paolo Savona torna alla carica contro l’Ue. In aula alla Camera per esprimere i pareri sulle risoluzioni presentate in seguito alle dichiarazioni del premier Giuseppe Conte, in attesa del Consiglio europeo di domani e dopodomani a Bruxelles, Savona punta il dito chiaramente contro l’Unione europea:
“Il debito pubblico italiano ha dietro un ingente patrimonio pubblico e privato nell’ordine dei 7 mila miliardi di euro, una propensione al risparmio delle famiglie comparativamente elevata rispetto all’Europa e una solida economia con una componente di rilievo capace di affermarsi nella competizione internazionale”.
“Se nonostante ciò – continua – la democrazia italiana fosse esposta come già accaduto a gravi attacchi speculativi sul nostro debito pubblico non sarebbe l’effetto delle condizioni della sua sostenibilità ma di un’architettura europea con gravi lacune, la più grave delle quali è che non dispone degli strumenti consueti per una banca centrale”.
“Gli strumenti alternativi finora proposti, discussi nel prossimo consiglio per ovviare all’assenza di un prestatore di ultima istanza che contrasti la speculazione e per dotare l’Ue di un assetto istituzionale che affronti le crisi strutturali non appaiono adeguati nei tempi di reazione sempre lenti e nella dimensione necessaria sempre scarsa. Siamo fiduciosi che lo diventeranno e il governo opererà in tal senso”.