Partenza cauta per le borse europee con l’attenzione che rimane su Banche centrali e trimestrali
Partenza contrastata in Europa con tutti i principali indici che avviano le contrattazioni all’insegna della debolezza. Il focus degli operatori che resta sugli spunti provenienti dalle banche centrali e dalle trimestrali negli Stati Uniti.
Ieri chiusura poco mossa a Wall Street con il Nasdaq e lo S&P500 sulla parità, mentre il Dow Jones che ha ceduto lo 0,2%.
L’indice Euro Stoxx 50 si trova al momento in rialzo frazionale dello 0,06% a quota 4.396 punti; mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib si trova dopo pochi minuti di contrattazione in calo dello 0,20% portandosi così a quota 27.876 punti.
Debolezza anche sul Dax tedesco in calo dello 0,29%, ma anche sul Cac40 francese (-0,07%), mentre in controtendenza l’Ibex35 spagnolo in rialzo dello 0,35%.
Sul paniere principale di Piazza Affari acquisti in particolare su Saipem (+3%), Unicredit (+1,27%) e Banco Bpm (+1,27%). Al contrario, vendite su Stellantis (-3,41%), Ferrari (-1,34%) e Pirelli (-1%).
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund in leggero rialzo a 185 bp, con il decennale italiano in calo di oltre l’1% al 4,31%; mentre sul Forex, il cambio euro/dollaro torna a 1,096, con l’oro che torna in area 2.010 dollari l’oncia.
Il Beige Book della Federal Reserve, pubblicato ieri ha segnalato come l’economia statunitense sia “in stallo” e questo a causa di un accesso più ristretto al credito.
Gli investitori intanto continuano a monitorare i conti trimestrali, con segnali contrastanti che arrivano anche dalla trimestrale di Tesla.
Sul fronte macro odierno dall’agenda di oggi sono attese le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi e la fiducia dei consumatori dell’Eurozona.