Petrolio: mercato guarda a sviluppi in Cina, ma appare più concentrato su dinamiche offerta
La settimana parte debole per il petrolio che si muove poco sopra la parità. Prima dell’avvio delle Borse europee il Wti (riferimento Usa sale dello 0,23% sopra quota 79 dollari al barile, mentre il Brent (riferimento europeo) è vicino a varcare la soglia degli 82 dollari (+0,21%). “Il Brent ha chiuso la scorsa settimana in rialzo di circa il 5% su base settimanale sulla scia delle crescenti preoccupazioni sull’offerta. Tuttavia, abbiamo iniziato questa settimana su una base più debole. Sia il Brent che il Wti sono scambiati al ribasso nella sessione mattutina in Asia”, sottolineano gli economisti di ING indicando che gli sviluppi del Covid in Cina non stanno supportando il sentiment.
“Mentre vediamo altri Paesi adattarsi per convivere con il Covid, la Cina continua chiaramente a perseguire la sua politica zero-covid – spiegano gli esperti della banca olandese -. Questo è un rischio per la domanda di petrolio poiché la Cina è il più grande importatore di greggio al mondo”. Gli esperti ricordano inoltre che si avvicina anche il Capodanno cinese, un periodo in cui normalmente ci sono molti viaggi interni; quindi, eventuali restrizioni interne peseranno sul consumo di petrolio.
“Tuttavia, per ora, il mercato è ancora maggiormente concentrato sulle dinamiche dell’offerta”, aggiungono da ING.