Petrolio paga ‘effetto mutazione’. ENI deraglia a -5% sul Ftse Mib,Tenaris fa peggio
Giornata molto difficile per i titoli del settore oil. A gravare sui mercati in generale e particolarmente sul settore energetico c’è il cosiddetto ‘effetto mutazione’ con la variante britannica (più aggressiva) del Covid-19 che sta alimentando il nervosismo sui mercati. Il timore è che tale mutazione possa portare ad ulteriori lockdown a livello globale. Intanto diversi stati, tra cui l’Italia, hanno sospeso i viaggi negli/dal Regno Unito.
Tra le commodity, il petrolio cede circa il 5% con Brent tornato in prossimità dei 50$/b.
A Piazza Affari pagano dazio le azioni petrolifere. ENI cede il 4,71% a 8,213 euro; peggio fanno Saipem (-4,9%) e Tenarsi (-5,76%).
Intanto oggi Eni ha annunciato di avere firmato un contratto di concessione per l’acquisizione di una quota del 70% nel Blocco esplorativo 3, situato nell’offshore nord-occidentale dell’Emirato di Abu Dhabi. Eni sarà alla guida di un consorzio che include una controllata della società tailandese PTT Exploration and Production Public Company Limited (PTTEP), con il restante 30% del capitale. Il Blocco 3 offshore rappresenta l’area più grande assegnata tra quelle messe a gara da ADNOC a maggio 2019, nell’ambito della seconda tornata competitiva per la concessione di licenze ad Abu Dhabi.