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Petrolio: quanto potrebbe salire ancora il prezzo? Cosa era successo negli anni ’90

24 Marzo 2022 12:26

Lo scenario in cui i prezzi del petrolio avrebbero raggiunto i 100 dollari al barile sembrava altamente improbabile nel 2021, eppure eccoci qui con le quotazioni che hanno toccato i 130 dollari al barile. “Tutti gli scenari improbabili si sono concretizzati con prezzi che hanno rapidamente superato le previsioni iniziali- sottolinea Walid Koudmani, Chief Market Analyst di XTB – Tuttavia, a differenza di molte altre materie prime, i prezzi del greggio non hanno ancora raggiunto i massimi storici”.

La domanda, quindi, è: quanto potrebbero salire ancora i prezzi del petrolio? Per rispondere, l’esperto di XTB guarda al passato e per la precisione a quanto successo nello shock petrolifero degli anni ’90 (guerra Iraq-Kuwait). All’epoca circa 4,5 milioni di barili al giorno di petrolio erano stati “congelati” all’indomani dell’invasione irachena del Kuwait, ovvero circa il 7-8% della domanda globale. I prezzi del petrolio erano aumentati del 140% dopo l’inizio dell’invasione irachena, ma erano tornati ai livelli pre-invasione in meno di un anno.

Sebbene la quantità di petrolio in pericolo sia inferiore, la situazione attuale appare molto simile. Qui il rischio principale è che la maggior parte di questo petrolio viene esportata in Europa. Supponendo che i prezzi continueranno a comportarsi in modo simile, il massimo potrebbe essere raggiunto vicino a 150 dollari al barile. Naturalmente, il passato non può essere considerato un indicatore del futuro.

“Se l’offerta fino a 3 milioni di barili al giorno viene congelata dalla Russia, un aumento del prezzo a 150-165 dollari al barile è una possibilità reale – conclude Walid Koudmani, Chief Market Analyst di XTB – Tuttavia, se vengono congelati più di 3 milioni di barili al giorno di offerta, non si può escludere un aumento del prezzo superiore a 200 dollari al barile”.

“Dall’altra parte – prosegue – se la Cina aumentasse gli acquisti di petrolio russo mentre altri produttori aumentassero la produzione e iniziassero a vendere di più in Europa, i prezzi del petrolio potrebbero scendere sotto i 100 dollari già quest’anno”.