Petrolio: Russia conferma suo impegno a tagli con paesi Opec in vista meeting metà aprile
La Russia si impegna totalmente, nelle prossime settimane, ad aderire ai tagli all’offerta di petrolio decisi dall’Opec. Lo ha assicurato lo stesso ministro dell’Energia russo, Alexander Novak.
I suoi commenti arrivano al terzo mese dal lancio di un nuovo round di tagli alla produzione, che è stato concordato dai paesi Opec e non Opec, tra cui, appunto, la Russia.
I produttori si riuniranno alla metà di aprile per rivedere l’accordo che dovrebbe durare fino alla fine di giugno del 2019.
L’Opec e i paesi non Opec hanno concordato infatti di ridurre l’output di 1,2 milioni di barili al giorno per sei mesi. Iran, Venezuela e Libia sono esenti invece dai tagli.
Alla domanda sulla possibilità di un’estensione dell’intesa, Novak ha risposto che è “un po’ prematuro parlarne”, aggiungendo che “l’accordo si riferisce ai primi sei mesi dell’anno, di conseguenza qualsiasi eventuale estensione sarà discussa a maggio o giugno di quest’anno”.
I prezzi del petrolio scambiati a New York scendono dello 0,17%, a quota 58,42 al barile, mentre le quotazioni del Brent sono piatte con una variazione +0,07%, a $67,21 al barile.
Da segnalare che la scorsa settimana il contratto WTI ha testato il record del 2019 a $58,95 così come il Brent, in corrispondenza del valore di $68,14 al barile.