Piazza Affari ancora giù, Ftse Mib sotto i 19.000 punti. Campari e Moncler giù sui timori dazi Usa
Ancora ribassi a Piazza Affari. All’indomani del tonfo di oltre il 3% l’indice Ftse Mib prosegue la sua discesa finendo sotto i 19.000 punti. Dopo l’avvio, l’indice guida della Borsa di Milano cede 1 punto percentuale muovendosi in area 18.960 punti. Male anche i listini europei, con l’indice Eurostoxx 50 che cede lo 0,70%. Sui mercati continuano a prevalere i timori per una seconda ondata di coronavirus, dopo i continui aumenti di contagi negli Stati Uniti, dove alcuni stati hanno registrato contagi record. Tanto da spingere Apple a chiudere alcuni punti vendita, secondo quanto riportato da Bloomberg, mentre alcuni dipendenti di Disney hanno lanciato una petizione per ritardare l’apertura dei parchi tematici in California. I timori sulla tenuta della ripresa trovano conferma anche dalla revisione al ribasso delle stime economiche da parte del Fondo monetario Internazionale che ieri ha tagliato la previsione sulla crescita dell’economia globale, prevista ora in contrazione del 4,9% nel 2020.
Guardando a Piazza Affari, le vendite colpiscono Moncler e Campari, che finiscono sul fondo del listino principale con una flessione di oltre il 2% sui timori che l’amministrazione Trump adotti dazi anche nei confronti dell’Europa, includendo tra le varie categorie i beni di lusso e i liquori. Giù anche Telecom Italia (-2%) dopo che ha finalizzato l’accordo con un consorzio di investitori guidato da Ardian per cedere il 49% di un veicolo dove sarà conferito il 30,2% di Inwit. Quest’ultima invece sale in testa al Ftse Mib con un progresso di oltre l’1%.
Piatta Fca (-0,17%) che ha ufficializzato la linea di credito da 6,3 miliardi garantita per l’80% da Sace. Poco mossa anche Generali (-0,5%) che diventerà azionista rilevante di Cattolica con una quota oltre il 24% nell’ambito di un accordo di partnership strategica.