Piazza Affari annaspa a fine ottava: tra le big del Ftse Mib giornata no per Stellantis
Chiude i battenti una settimana cadenzata dal susseguirsi delle decisioni delle principali banche centrali che hanno evidenziato un’impostazione più restrittiva a livello generale per contrastare le forti pressioni inflattive. Adesso le attenzioni degli investitori tornano sugli effetti della nuova ondata covid con il Regno Unito che segna contagi record (oltre 88mila ieri). Sempre sul fronte Covid, arrivano però indicazioni confortanti dal Sud Africa, con il tasso di ospedalizzazione nella seconda settimana di diffusione di Omicron che risulta del 91% inferiore rispetto a quello evidenziato da delta nella precedente ondata.
A Piazza Affari a fine giornata l’indice Ftse Mib indietreggia dello 0,64% a quota 26.611 punti. Pesa la debolezza di ieri e oggi di Wall Street complice l’avvicinarsi di una stretta sui tassi da parte della Fed che penalizza principalmente i titoli growth. Tra i singoli titoli del Ftse Mib si salva dalle vendite Poste Italiane (+0,13%) che ha annunciato di avere approvato i termini di un nuovo accordo fino al 2024 sul Risparmio Postale, che include libretti di risparmio postale per un totale di 103 miliardi di euro e buoni fruttiferi postali per un totale di 216 miliardi di euro.
Miglior performer di giornata è stata Amplifon con +2%. Tra le big spicca il -2,6% di Stellantis. Male anche STM (-1,29% circa a quota 41,39 euro). A pesare è l’indiscrezione raccolta da Bloomberg, secondo cui Apple avrebbe iniziato ad assumere ingegneri per un nuovo ufficio nel Sud della California per sviluppare chip proprietari. Gli ingegneri lavoreranno su radio wireless, circuiti integrati a radiofrequenza e un system-on-a-chip wireless e svilupperanno anche semiconduttori per la connessione a Bluetooth e Wi-Fi. Questi sono tutti componenti attualmente forniti ad Apple da Broadcom, Skyworks e Qualcomm. “La notizia è negativa per tutta la catena di fornitura di Apple, compresa STM”, avvertono oggi da Equita. A fine 2020, ultimo dato pubblico, Apple rappresentava il 24% dei ricavi di STM, sostanzialmente il doppio di quanto generato nel 2017 (11% del fatturato), mentre pre 2017 il dato era inferiore al 10%.
Profondo rosso per DiaSorin, peggior titolo del Ftse Mib con un calo di quasi l’11% in area 158,85 euro, dopo la pubblicazione del nuovo piano al 2025. Nel dettaglio, il gruppo prevede ricavi ex-Covid al 2022 in crescita di circa il 24%, quelli totali in calo di circa il 2%, con il fatturato Covid in riduzione da 370 milioni di euro circa nel 2021 a circa 150 milioni nel 2022. L’Ebitda adjusted margin nel 2022 è atteso in rialzo di circa il 35%. Secondo gli esperti di Equita si evidenzia “un 2022 più debole e target al 2025 di marginalità leggermente inferiore alle attese”.
Tra le banche Intesa Sanpaolo ha sofferto a -1,65% , mentre Unicredit ritrova vigore (+0,4%). Debole infine Bper (-0,17%) in scia alla decisione del Fondo Interbancario di tutela dei depositi (Fitd), maggiore azionista di Banca Carige, che ha comunicato di aver bocciato l’offerta arrivata dalla banca modenese.