Piazza Affari annaspa, pesano i venti di crisi di governo. Male le banche
Incipit di seduta difficile per Piazza Affari che risulta la peggiore tra le Borse Ue complice la crisi politica che oggi potrebbe sfociare nella caduta del governo Draghi. Il Ftse Mib segna -1,16% a 21.038 punti, riavvicinando pericolosamente i minimi annui toccati nelle scorse settimane. Giuseppe Conte ha annunciato ieri sera che il M5S non parteciperà al voto al Senato su cui è stata posta la fiducia. Già oggi il premier Draghi potrebbe salire al Colle. Lo spauracchio delle elezioni anticipate diventa quindi più concreto e lo spread Btp-Bund stamattina è subito schizzato arrivando in area 208 pb.
Sui mercati intanto si sente ancora l’eco del nuovo balzo dell’inflazione statunitense, arrivata al 9,1% a giugno e l’ampiezza degli aumenti dei prezzi ha mostrato che l’inflazione è ampiamente diffusa nell’economia statunitense. Gli investitori adesso si attendono una Fed molto aggressiva con l’affacciarsi anche dell’ipotesi di un maxi-rialzo di 100 pb. Che questa potrebbe essere una possibilità è stato sottolineato dalla decisione della Bank of Canada che ieri ha alzato i tassi di 100 pb.
A Piazza Affari a soffrirà maggiormente sono le banche con -3,7% circa per Intesa Sanpaolo e Unicredit. Peggio fa Bper con -3,9%. Molto male anche Enel con -2,2%.