Piazza Affari apre sotto la parità, Tim in controtendenza
Avvio debole per le borse europee, dopo i record di Wall Street in seguito ai dati sull’inflazione Usa e la riunione della Fed. A Piazza Affari, il Ftse Mib cede lo 0,3% in area 34.260 punti, con Mps (-1,2%) e Stellantis (-0,9%) sottotono, quest’ultima nel Capital Markets Day. In rialzo Telecom Italia (+1,9%), su cui Moody’s ha alzato il rating a Ba3 da B1, con outlook positivo.
Ieri sera, la banca centrale americana ha mantenuto invariati i tassi nel range 5,25-5,50%. I dot plot, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, stimano ora una sola riduzione quest’anno rispetto a tre previste a marzo. Tuttavia, il presidente Jerome Powell ha lasciata aperta la porta a due tagli, suggerendo che le proiezioni potrebbero non includere gli ultimi aggiornamenti positivi.
Proprio ieri, a ridosso dell’annuncio della Fed, è stato diffuso il report sull’inflazione di maggio, che ha mostrato un rallentamento al 3,3% e un dato core al 3,4%, meglio delle attese. La speranza di un intervento sui tassi a settembre rimane viva, anche se le chance si sono ridotte dopo ieri sera.
Oggi sono in programma i numeri sulla produzione industriale della zona euro, oltre a prezzi alla produzione e le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa.
Rendimenti obbligazionari in lieve rialzo dopo la discesa di ieri, con i Treasury decennali di nuovo sopra il 4,3% e i biennali al 4,76%. Lo spread Btp-Bund si amplia a 141 bp con il decennale italiano al 3,96% e il benchmark tedesco al 2,55%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent tiene sopra gli 82 dollari al barile nonostante l’aumento delle scorte statunitensi di greggio e il monito dell’AIE su un possibile surplus di offerta da qui al 2030. L’oro scambia a 2.314 dollari l’oncia. Sul Forex, l’euro/dollaro si attesta a 1,08 mentre il dollaro/yen risale a 157 in attesa della riunione di domani della Bank of Japan.