Piazza Affari arranca a inizio settimana: molto male Stellantis e CNH
Incipit della settimana che porterà al break di Natale con cospicue vendite a Piazza Affari complici le preoccupazioni per la rapida diffusione della variante Omicron del coronavirus e per le restrizioni sanitarie messe in atto per contenere i contagi. Il Ftse Mib segna a fine seduta -1,63% a quota 26.177 punti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che il numero dei casi della nuova variante del Covid sta raddoppiando nell’arco di 1,5-3 giorni nelle aree particolarmente colpite. Ieri l’Olanda è entrata in lockdown, almeno fino al 14 gennaio, mentre il governo britannico ha annunciato di non escludere nuove restrizioni per Natale e anche il governo italiano sta prendendo in considerazione l’ipotesi di inasprire le misure.
A pesare sull’umore dei mercati anche la presa di posizione del senatore democratico Joe Manchin che non sosterrà il piano infrastrutturale da 1750 Mld $ voluto da Biden. Posizione contraria di Manchin che riduce notevolmente le possibilità che il piano passi al Senato e ha spinto Goldman Sachs a rivedere al ribasso le stime sul PIL USA. La banca statunitense adesso si aspetta che il PIL cresca a un ritmo annualizzato del 2% nel primo trimestre rispetto al 3% precedente.
Tra i pochi titoli del Ftse Mib in positivo oggi spiccano Diasorin (+1,07%) e Terna (+0,26%). Bene anche Prysmian (+0,5%) che nel weekend ha annunciato due nuovi progetti in Usa dal valore complessivo di 900 milioni di dollari.
In tenuta oggi anche Campari (-0,04%) il cui ceo Bob Kunze-Concewitz ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera che potrebbe pensare a un’operazione di M&A del valore di “alcuni miliardi” dopo aver speso 684 milioni di euro per acquisizioni come Grand Marnier.
Giornata difficile per tutte le big con i titoli oil (-1,81% ENI e -2,24% Tenaris) penalizzati dal calo del petrolio complici i timori di un indebolimento della domanda complici le restrizioni dettate dall’avanzata della variante Omicron.
In forte affanno Stellantis a -3,62% sotto i 16 euro. Circa -3,9% per Exor. Vendite anche nel settore bancario con Intesa Sanpaolo e Unicredit entrambe l’1% circa.
Infine, TIM è arretrata dell’1,68% circa con Luigi Gubitosi che si è dimesso dal consiglio di amministrazione della società con effetto immediato.